Mediante il set allegato si può controllare il volo dei maschi di lepidotteri parassiti, attirati nella trappola da un’esca che riproduce il richiamo sessuale della femmina. Tale esca si trova in un tubicino di gomma, racchiuso a sua volta nell’apposito contenitore sigillato. Una volta esposta l’esca nella trappola, NON è necessario sostituirla per l’intera stagione. La trappola consente di individuare la comparsa degli insetti: collegando questo dato con le condizioni climatiche si più precisione l’epoca di intervento nell’appezzamento interessato. Il metodo permette quindi un intervento guidato sulla coltura, per cui si possono, a seconda della circostanze, risparmiare trattamenti o migliorarne l’efficacia. In base le attuali esperienze, si può affermare che se durante l’epoca del volo non ci sono catture nella trappola, il fitofago cui si riferisce l ‘epoca del volo non ci sono catture nella trappola, il fitofago cui si riferisce l’esca non è presente nel frutteto o nel vigneto controllato. In questo caso, non è necessario intervenire contro il fitofago da combattere. La decisone circa la necessità di adottare o tralasciare provvedimenti di lotta ricade decisione circa la necessità di adottare o tralasciare provvedimenti di lotta ricade comunque sotto la responsabilità dell’utilizzatore. 
Questo sistema di trappola non è idoneo ad una lotta diretta.

Esposizione della trappola in pieno campo
In appezzamenti di dimensioni inferiori all’ettaro è sufficiente una trappola per sequire il volo degli adulti. La trappola deve essere appesa ad altezza d`uomo ed all’ esterno della pianta. È necessario fare attenzione che gli ingressi della trappola non siano ostruiti da rami, foglie od altro. Su superfici superiori all’ettaro è opportuno aumentare il numero delle trappole. In tal caso le trappole vanno collocate ad almeno 50 m di distanza l’una dall’altra. Si consiglia di appendere le trappole nei punti del frutteto maggiormente colpiti; qualora questi non fossero noti, le trappole andranno distribuite uniformemente.

Qualora, all’interno di un frutteto, si utilizzassero sistemi di trappola per differenti fitofagi, queste andranno collocate ad almeno 50 m di distanza l’ una dall’altra. Si consiglia di appendere le trappole in anticipo rispetto allo sfarfallamento previsto, per poterne stabilire esattamente l’inizio. 

Controllo delle trappole:
Ogni trappola dovrebbe essere controllata regolarmente ogni 2-3 giorni. Una volta stabilito ogni quanto effettuare il controllo tale intervallo va rispettato per tutto il tempo di osservazione.
Ad ogni controllo contare il numero delle farfalle catturate e riportarlo sulla scheda allegata; eliminare poi con strumento idoneo (spatola, coltello) le farfalle e le grosse impuritá (ad esempio insetti estranei, foglie, ecc.) In caso di forte imbrattamento del fondo delle trappole questo va sostituito con uno dei fondi di ricambio allegati.
Dapo aver effettuato il controllo ed eventualmente sostituito il fondo della trappola chiudere nuovamente l’orlo della trappola.

Avvertenze:
-L’esca va tolta dalla confezione immediatamente prima di essere appesa nella trappola, afferrando sole il filo di sostegno. Evitare con cura il contatto del tubo di gomma con le dita nude.
-Le trapolle devono essere appese subito dopo il montaggio.
-Le macchie di colla possono essere eliminate agevolmente con benzina solvente.
-Il fondo colloso va inserito nella trappola con al superficie cosparsa di colla verso l’alto. 
-Per ogni trappola utilizzare una sola esca.
-Otre alle farfalle del parassita da controllare, possono trovarsi sulla base vischiosa anche altri generi di insetti, come mosche, coleotteri, ecc. Una esatta determinazione del            parassita è resa possibile grazie alla figura sulla trappola.
-Al termine della stagione, rimuovere dall’ appezzamento le trappole (corpo + esca).
-Conservare la confezione in luogo fresco ed asciutto; per una conservazione di lunga durata mantenere il contenitore sigillato con l’ esca in frigorifero.
-Tener lontano dalla portata dei bambini.
-Non immagazzinare con alimenti o mangimi.